venerdì 29 giugno 2012

Torta delle rose salata con prosciutto e formaggio


Qualche giorno fa parlavo con una mia amica di ‘menu da pic nic’. Lei sta organizzando una ricca merenda di fine scuola per le amichette della bambina e stava preparando l’elenco di tutto quello che poteva cucinare – in anticipo – in modo da avere il tempo di seguire poi i loro giochi.
“Quasi quasi – mi ha detto – preparo una delle tue torte delle rose salata, ti ricordi quella che facevi sempre?”. Non è che non me lo ricordassi.. l’avevo semplicemente .. archiviata. Faccio per lunghi periodi una ricetta, in tutte le possibili varianti poi.. la ‘dimentico’. Mio marito le chiama ‘ricette smarrite’, quelle per le quali ho una specie di fissazione per settimane e mesi e poi.. spariscono nel dimenticatoio. Devo dire che mi capita anche con vestiti borse e scarpe. Magari per un’intera stagione utilizzo un solo paio di scarpe e poi.. non lo sopporto più. Lo chiudo da qualche parte e mi dimentico anche di averlo.  
Però visto che lei mi ha ricordato la torta delle rose, l’ho rifatta molto volentieri e adesso farò attenzione che non torni ad essere una ‘ricetta smarrita’ (sto compilando un piccolo quaderno con le ricette da non dimenticare assolutamente, ma sarà una cosa lunga!).
La torta delle rose ha un nome decisamente charmant e quando riesce bene (.. come ho già detto il look dei miei piatti ha ancora bisogno di migliorare) è davvero molto carina. Di fatto è semplice pasta da pane farcita.. come si vuole, per questa ho utilizzato prosciutto cotto, formaggio Emmentaler, origano e timo fresco. E’ uno di quei piatti che danno proprio soddisfazione: semplice, divertente da fare e soprattutto molto gustoso.



TORTA DELLE ROSE SALATA CON PROSCIUTTO E FORMAGGIO




Ingredienti per uno stampo di cm 22 di diametro:

15 gr di lievito di birra
300 ml di acqua tiepida
2 cucchiai da tavola di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaino da caffè di zucchero
175 gr di farina di grano duro
275 gr di farina 00
2 cucchiaini da caffè di sale

Per farcire
200 gr di prosciutto cotto
200 gr di formaggio Emmentaler
origano e timo freschi
qualche cucchiaio di latte per lucidare la torta prima della cottura

Metti in una caraffa il lievito sbriciolato, 200 ml di acqua appena tiepida, lo zucchero e l’olio. Emulsiona con un cucchiaio e lascia riposare una decina di minuti (fino a quando il lievito forma una schiuma leggera).
In una ciotola mescola le due farine, condisci con il sale e aggiungi l’acqua con il lievito.
Inizia a impastare e aggiungi progressivamente l’acqua che è rimasta (potrebbe non essere tutta necessaria) fino ad ottenere un impasto morbido ma lavorabile.
Impasta a mano una decina di minuti (o la metà del tempo se usi un impastatore).
Forma una palla e lascia la pasta lievitare coperta per un’ora.
Intanto trita il prosciutto molto sottile, taglia a cubetti la metà del formaggio e grattugia in modo grossolano l’altra parte.
Prepara la farcitura: mescola prosciutto, tutto il formaggio e foglie di timo fresco.
Trascorso il tempo di lievitazione, stendi la pasta in un rettangolo di un cm di altezza e cospargilo con la farcitura, lasciando i margini liberi.
Arrotola in un lungo cilindro e sigilla le estremità.
Taglia il cilindro a fette spesse qualche cm e disponile in una teglia da torta (per me diametro cm 22) foderata di carta da forno, una vicina all’altra con l’estremità ‘farcita’ verso l’alto.
Copri e lascia lievitare ancora per un’ora.
Scalda il forno a 220 gradi.
Trascorsa l’ora, bagna la superficie della torta con qualche cucchiaio di latte utilizzando un pennello di silicone, cospargi con foglie di origano fresco e metti in forno per 30 minuti.


EASY:  è perfetta per una merenda di bambini accompagnata da succo di frutta.



  

CHIC: pic nic tra ‘ragazze’: quando la torta è cotta e raffreddata, separa le rose una dall’altra, avvolgile in carta di alluminio e confezionale in graziose scatoline di cartone colorato. Sistemale in un bel cestino di vimini accompagnate da barattoli di vetro con un’insalata di pomodori a contorno. 

lunedì 25 giugno 2012

Cheese cake numero uno: il mio cheese cake 'base'


Ho mangiato il cheese cake per la prima volta una decina di anni fa. Il primo assaggio mi lasciò piuttosto .. interdetta.. aveva un deciso retrogusto salato. Mi avevano servito una fetta molto invitante di questo bel dolce, alto, soffice, di un bianco quasi candido e con una deliziosa salsa al cioccolato. Tutto mi aspettavo, fuori che il gusto fosse salato. Dopo la perplessità del primo assaggio, i cucchiaini successivi mi piacquero sempre di più e mi scoprii ad apprezzare pienamente quel mix dolce salato.
In seguito ho mangiato così tanti cheese cakes (mi ostino a dire ‘il’ cheese cake, anche se molti dicono ‘la’ cheese cake) che non li ricordo più nemmeno tutti. Il migliore, fino ad ora, un piccolo cake marmorizzato cioccolato e vaniglia mangiato in pieno inverno in un posto delizioso mentre fuori c’era una pioggia torrenziale. Ne ho mangiati ancora salati e altri davvero dolci: penso che ci siano due scuole di pensiero - ma è un’idea mia, tutta da verificare -  una british per la quale il retrogusto salato è onnipresente (in definitiva è un dolce a base di formaggio!) ed una più americana che invece prevede cheese cakes perfettamente dolci.
Io lo preparo in entrambi i modi,  dolce, ma anche lievemente salato, anzi uno di quelli che mi riesce meglio è cioccolato e fior di sale ispirato ai famosi biscottini di Pierre Hermé.
Questo è il mio cheese cake base (da qui il titolo del post, sarà il primo di una lunga serie….sembra una minaccia!) semplicissimo, con pochi ingredienti e cotto in forno. Molte delle mie ricette sono davvero semplici direi quasi banali, sicuramente questa lo è, ma soprattutto per i dolci preferisco preparazioni semplici. In questo ’mini-cheese’ l’unico particolare goloso è la base di biscotti. Non mi piacciono i biscotti tipo ‘digestive’ e trovo le classiche ‘marie’ un po’ troppo asciutte e insipide. Per questo faccio la base con biscotti burrosi (in genere tipo krumiri) e aggiungo solo una dose minima di burro per compattarli.
Questa ricetta è dedicata a una persona super, la mia mamma, perché oggi è il suo compleanno!! AUGURISSIMI!!

Con questa ricetta partecipo per il mese di Luglio al calendario del blog Ammodomio




MINI CHEESE CAKE CON FRAGOLE





Ingredienti per 5 dolcetti (ho usato 5 stampini per muffin in alluminio, per una torta grande del diametro di 20 cm triplica le dosi) :

100 gr di biscotti al burro (ho utilizzato i krumiri)
30 gr di burro
200 gr di formaggio cremoso (io utilizzo il Philadelhpia)
1 uovo
100 gr di zucchero semolato fine tipo Zefiro
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Per decorare
300 gr di fragole
Zucchero a velo

Scalda il forno a 160 gradi.
Fai fondere il burro a bagnomaria.
Frulla i biscotti nel mixer fino a ridurli in briciole sottilissime e amalgamali con il burro fuso.
Ricopri con il composto di biscotti il fondo di 5 stampini da muffin in modo da creare in ogni stampino una base (circa due centimetri) e metti in frigorifero a solidificare.
Amalgama il formaggio con lo zucchero.
Quando lo zucchero è ben incorporato (deve diventare una crema) aggiungi l’uovo e l’estratto di vaniglia e mescola ancora con un cucchiaio di legno in modo da ottenere un composto omogeneo.
Versa il composto di formaggio negli stampini da muffin sulla base di biscotti e metti in forno per 20 minuti.
Lascia raffreddare i mini cheese cakes, poi falli riposare in frigorifero per almeno due ore, meglio se tutta la notte.
Prima di servire, sformali, decora con le fragole pulite e lavate e con una spolverata di zucchero a velo.


EASY: per una festa di compleanno estiva, prepara una torta grande triplicando le dosi e ricopri interamente la superficie di fragole e qua e là qualche pasticca di cioccolato fondente.






CHIC:  servili come dessert dopo cena, portando in tavola un vassoio di mini cheese cakes ancora bianchi, una salsiera con una salsa al cioccolato, un’altra con un coulis di lamponi e una coppa di fragole già lavate, così che ciascuno possa creare il proprio dolce come vuole.    

giovedì 21 giugno 2012

Red Carpet

Ecco un post insolito: partecipo molto volentieri al gioco-premio al quale mi ha invitato il blog DOLCIZIE perchè l'ho trovato davvero divertente. Il premio consiste nel rispondere a 16 domande e passare il premio ad altri 15 blog.
Un grazie speciale a Sara (Samaf)  di DOLCIZIE e al suo bellissimo blog.






E allora eccomi con le risposte:



1) Qual'è l'ultimo acquisto che hai fatto?

Un vassoio di rattan da tenere sul tavolo di cucina con qualche fiore (quando ho il tempo di andarli a comprare).

2) Quale sarà il tuo Must Have per la primavera/estate?

Ballerine.

3) Unghie lunghe o corte?

Corte, quadrate e con lo smalto trasparente.

4) Rossetto o gloss?

A dire il vero nessuno dei due, ma se proprio devo scegliere gloss.

5) Stivali o sandali?

In estate sandali, gli stivali solo in inverno.

6) Abbronzatura si o no?

No.

7) Profumo o acqua profumata?

Profumo, ma c'è una acqua profumata che mi piace tantissimo e che uso ogni tanto in estate quando .. anche il profumo fa caldo.

8) Hai già fatto i programmi per le vacanze estive?

Per ora no, purtroppo.

9) Occhi o labbra in primo piano?

Occhi.

10) Terra o blush?

Blush leggermente aranciato in estate, rosa in inverno.

11) Palestra o dolce far niente?

Pilates, ma non ho ancora capito se lo devo classificare palestra o dolce far niente ( è un po' tutti e due!).

12) Shorts o mini?

Porto quasi esclusivamente pantaloni e .. lunghi, ma tra i due la mini (in estate di sera al mare.. mai oltre).

13) Capelli lisci o ricci?

Faccio di tutto per tenerli lisci, ma sono molto ribelli.

14) Il tuo colore per l'estate.

Questa è difficile.. diciamo blu.

15) Giornata al mare o in montagna?

Montagna anche perchè mio marito non sopporta il mare.

16) Fondotinta d'estate si o no?

Si leggero.



Ed ecco i quindici blog ai quali vorrei girare il premio, naturalmente siete libere di non accettare il premio, a me fa molto piacere darvelo:




mercoledì 20 giugno 2012

Sformati di cuscus con melanzane e pomodori


Qualche tempo fa ho letto in un vecchio numero di una rivista di cucina un bell’articolo sul cuscus. Naturalmente si parlava di quanto sia versatile e della possibilità di utilizzarlo in tanti modi diversi. Il cuscus può essere gustato caldo o freddo, con il pesce, con la carne, è buonissimo anche con le sole verdure e perfino in preparazioni dolci, pare che si sposi molto bene con pistacchio e cioccolato – non ho mai assaggiato il cuscus dolce, ma mi incuriosisce molto e prima o poi ne cercherò la ricetta. Il cuscus libera la fantasia di chi lo prepara e dà il massimo in abbinamento con peperoni croccanti, melanzane, pomodori e pesce. Ma – continuava l’articolo – la vera magia del cuscus è un’altra: la sua convivialità. Il cuscus è un piatto da condividere, va servito in un grande vassoio, attorno al quale si siedono i commensali e al quale tutti attingono. Privato di questo suo ‘ingrediente magico’ il cuscus rimane certo buonissimo, ma perde la sua vera ‘anima’.
Tutto questo è decisamente affascinante, peccato che io abbia una vera mania per le monoporzioni e contravvengo subito alla regola della convivialità con una ricetta di cuscus presentato in sformati monoporzione. Li ho visti su numero de La cucina italiana dello scorso anno (la ricetta del giornale è un po’ diversa, ma il look era esattamente questo, l’idea non è mia) e mi sono piaciuti così tanto che  ho deciso di rifarli, con qualche modifica appunto. Tra l’altro sono molto semplici da fare e totalmente privi di spezie che in genere abbondano nelle ricette di cuscus. Io invece in estate non le uso tantissimo, preferisco i sapori più freschi delle erbe aromatiche che in questa stagione sono, a mio parere, molto più invitanti (e infatti qui ho utilizzato timo, origano fresco e basilico).



SFORMATO DI CUSCUS MELANZANE E POMODORI




Ingredienti per 4 sformati (ho usato gli stampini per muffin in alluminio usa e getta) :

180 gr di cuscus precotto
250 gr di pomodori maturi (io ho utilizzato due ‘cuore di bue’)
1 melanzana (circa 300 gr)
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 limone bio
Tabasco
origano timo e basilico freschi
sale
olio extravergine di oliva

Porta a ebollizione 300 gr di acqua.
Quando l’acqua bolle, aggiungi due cucchiai di olio extra vergine di oliva, qualche goccia di Tabasco, tre cucchiai di succo di limone e un cucchiaino da caffè di buccia di limone grattata.
Versa a pioggia il cuscus nell’acqua bollente così ‘condita’ e sgranalo con una forchetta.
Aggiusta di sale, copri e lascia riposare coperto fino a quando il cuscus avrà assorbito tutto il liquido (circa 20 minuti).
Nel frattempo lava la melanzana e tagliala a dadini senza sbucciarla.
Metti i cubetti di melanzana a rosolare in una casseruola con due cucchiai di olio extra vergine di oliva e un pizzico di sale.
Lascia cuocere a fiamma bassa, fino a quando la melanzana sarà completamente disfatta.
Fuori dal fuoco aggiungi il parmigiano grattugiato e qualche foglia di timo e origano freschi e aggiusta di sale, se necessario.
Lava i pomodori e affettali a rondelle (per 4 sformati ne servono 8, non troppo sottili).
Quando il cuscus è pronto puoi comporre gli sformati negli stampini da muffin (ho utilizzato quelli in alluminio usa e getta).
Metti alla base una fetta di pomodoro, uno strato di cuscus, uno strato di melanzane, altro cuscus e concludi con una fetta di pomodoro.
Lascia riposare gli sformatini 15 minuti prima di sformarli, poi rovesciali su un piatto e condisci la fetta di pomodoro che li copre con sale macinato al momento e una foglia di basilico.

Con questa ricetta partecipo al contest UN INSOLITO COMPLEANNO di Nella cucina di Ely





EASY: pic nic: si trasportano molto bene nei loro stampini e si sformano a destinazione. Puoi aggiungere nel cestino un vasetto di vetro con cubetti di formaggio groviera, per chi vuole dare un gusto più deciso al proprio sformato.





CHIC:  cena fredda all’aperto. Servili accompagnati da una coppetta di salsa ottenuta frullando pomodori perini maturi, una manciata di mandorle, qualche foglia di basilico, sale e pochissimo olio extra vergine di oliva.   

venerdì 15 giugno 2012

Il mio 'Gazpacho'


La mia passione per il gazpacho risale ad una breve vacanza di qualche anno fa. Quattro giorni di giugno caldissimi – e molto divertenti -  in cui l’idea che pranzo e cena fossero allietati da questa gustosa crema di pomodoro,  piccante e gelata era estremamente piacevole.
Tornata a casa ho iniziato a cercarne la ricetta su internet, su libri e riviste di cucina, ho chiesto alle amiche e alla moglie di un collega di mio marito che è spagnola. All’inizio è stato un po’ scoraggiante: ogni volta che trovavo una nuova ricetta era .. diversa dalle precedenti, magari per poco ma comunque diversa. Mi sono fatta l’idea – probabilmente sbagliata, ma sono un po’ testarda e quando ho un’idea.. difficile tornare indietro – che non esista una ‘vera ricetta’ del gazpacho, ma che, alla fine, ogni famiglia, ogni piccola trattoria abbia la SUA ricetta del gazpacho.
A parte i ‘pilastri incrollabili’ (pomodoro cetriolo e cipolla, non ne ho identificati altri), ognuno ci aggiunge quello che vuole, peperone, aglio, mollica di pane, sedano.. una (piacevole) confusione senza senso. Anche sulla consistenza ho trovato versioni diverse: c’è chi lo prepara liscio e vellutato come una crema e chi preferisce una consistenza più .. grumosa, non saprei come dire - è il mio caso, la versione ‘liscia’ mi ricorda di più la tomato soup e mi fa pensare ad una cosa gustosa, si, ma calda e invernale.
Così dopo numerosi esperimenti sono arrivata a questa mia versione del gazpacho per la quale utilizzo peperoni cotti in quanto non amo quelli crudi e non metto l’aglio. Lo faccio solo in estate  in mini porzioni come aperitivo o in porzioni più abbondanti come primo piatto.
Cercando, cercando, avevo letto una cosa carina che mi è rimasta impressa (non so se sia vera o leggenda della rete): la parola ‘gazpacho’ deriva da un termine arabo che significa ‘pane bagnato’. Forse tra gli ingredienti immancabili ci sono anche dei piccoli crostini di pane croccanti… chissà!!!



‘GAZPACHO’



Ingredienti per 4 porzioni abbondanti da primo piatto :

800 gr di pomodorini tipo ‘piccadilly’
150 gr di cetrioli
1 piccolo peperone rosso o verde
1 piccola cipolla rossa di Tropea
100 ml di succo di pomodoro bio
uno spicchio di aglio
un pizzico di peperoncino
4 cucchiai da tavola di olio extra vergine di oliva
2 cucchiai da tavola di aceto di mele bio
sale e pepe macinati al momento


Scalda il grill del forno a 200 gradi.
Dividi il peperone in quattro parti e mettilo in una teglia foderata di carta da forno.
Fallo abbrustolire sotto il grill per 15 minuti fino a quando la pelle è bruciacchiata in modo da poterlo spellare con facilità.
Quando è pronto, spella il peperone, dividilo in filetti e cuocilo in una padella con uno spicchio di aglio, un pizzico di sale e quattro cucchiai di olio.
Quando è ben rosolato, aggiungi i due cucchiai di aceto, lascia evaporare e spengi la fiamma.
Incidi la buccia dei pomodori e scottali per qualche minuto in acqua bollente.
Scolali dall’acqua, togli la buccia, i semini e un po’ di acqua di vegetazione.
Sbuccia e lava il cetriolo e la cipolla e affettali grossolanamente.
Metti nel bicchiere del blender: i pomodori, il cetriolo, la cipolla, le falde di peperone all’aceto e un pizzico di peperoncino (non aggiungo olio perché per i miei gusti è sufficiente quello che rilasciano i peperoni).
Aggiungi una piccola parte del succo di pomodoro per avere una componente liquida che ‘faciliti’ il blender e frulla.
Continua a frullare fino ad ottenere la consistenza che preferisci.
Anche per il succo di pomodoro regolati secondo i tuoi gusti, per ottenere un gazpacho più o meno liquido.
Condisci direttamente nel piatto con sale e pepe macinati al momento ed eventualmente un filo di olio extra vergine di oliva.
Puoi servirlo a temperatura ambiente o freddo, dopo averlo tenuto qualche ora in frigorifero.


Con questa ricetta partecipo al Contest di Pasticciando tra i fornelli e di La cucina facile di Vale 
LO SPUNTINO DI MEZZANOTTE





EASY: per uno spuntino in una serata estiva, invece dei classici ‘spaghetti a mezzanotte’, servito in porzioni abbondanti e accompagnato da strisce di focaccia condita con origano fresco.








CHIC:  servilo come aperitivo in bicchierini o mini cocotte insieme a palline di pasta di pane fritte in olio bollente o quadrotti di pasta sfoglia cotti in forno. Per una versione più light: con una semplice ma molto decorativa costa di sedano, inserita nel bicchiere.   

martedì 12 giugno 2012

Pane al latte con le noci


Una delle cose più divertenti in cucina è impastare (l’ho già raccontato in uno dei primi post). Fino a qualche anno fa, però, non avevo mai fatto il pane in casa, impastavo la pizza, il ‘ciaccino’ (a Siena si chiama così una specie di focaccia bianca, bassa e molto gustosa), oppure torte salate o mini calzoni. Ma proprio non avevo mai pensato a fare il pane.. a parte riciclare qualche avanzo di pasta della pizza per fare dei mini panini.. ma quello non è propriamente ‘fare il pane’.
Poi curiosando nel reparto cucina di una libreria - una delle mie attività preferite, trascorrere qualche ora (ebbene SI) girovagando tra gli scaffali di una bella libreria, si scopre sempre qualcosa di bello – ho trovato questo libro delle Sorelle Simili. Quando ne ho parlato con le amiche e le colleghe appassionate di cucina ho scoperto che lo conoscevano già tutte, che per alcune era una specie di ‘testo sacro’ e che tutte (o quasi) le ricette presenti erano state provate e riuscivano alla perfezione. Così ho iniziato anche io i miei esperimenti  e mi sono appassionata al ‘pane fatto in casa’, dapprima seguendo le ricette del libro, poi facendo prove ‘in libertà’: utilizzando farine diverse, integrale, di farro, di kamut .. aggiungendo condimenti vari, dalle cipolle alle noci e divertendomi con formati differenti. Non tutti gli esperimenti hanno avuto successo, ce ne sono stati alcuni non dico immangiabili, perché il pane è sempre pane, ma appena .. sopportabili – diciamo così. Quando l’esperimento riesce però.. CHE BUONO..  e uno degli effetti più piacevoli è il profumo incredibile che si sprigiona dal forno. Ci sono tantissime cose buone che si possono preparare in cucina, ma forse nessuna ha per me il profumo appetitoso e invitante del pane che cuoce nel forno.
Questo pane con le noci (impastato con il latte invece che con l’acqua) lo preparo spesso per la colazione. Non si conserva per molti giorni, ma è ottimo se congelato a fette e scongelato prima di colazione direttamente nel tostapane.


PANE AL LATTE CON LE NOCI







Ingredienti :

250 gr di farina 00
200 gr di farina di grano duro
270 ml di latte
15 gr di lievito di birra
100 gr di gherigli di noce
10 gr di sale
10 gr di zucchero
qualche cucchiaio di latte per spennellare il pane prima della cottura

Scalda leggermente 50 ml di latte (deve essere appena tiepido).
Sciogli il lievito nel latte tiepido aggiungendo lo zucchero.
Mescola le due farine. Unisci il composto di latte e lievito a 100 gr del mix di farine.
Impasta con una forchetta e quando il composto è amalgamato copri con pellicola o un canovaccio e lascia lievitare per 45 minuti.
Intanto tosta le noci sotto il grill o in una padellina antiaderente.
Trascorso il tempo di lievitazione, metti in una ciotola le farine restanti e condiscile con il sale. Aggiungi il panetto lievitato, le noci spezzettate grossolanamente e il latte che resta, aggiungendolo poco alla volta (potrebbe non essere tutto necessario).
Impasta a mano una decina di minuti e forma una palla che deve lievitare ancora per un’ora.
Quando è lievitata, suddividi il composto in due filoni allungati e intrecciali tra loro.
Disponi la treccia in uno stampo da plum cake foderato di carta da forno, spennella con latte e lascia lievitare per un’ultima volta per trenta minuti.
Cuoci in forno già caldo a 220 gradi per trenta minuti (coprendo la superficie del pane con un foglio di allumino dopo i primi 10 minuti se si scurisce troppo).

Con questa ricetta partecipo al contest FACCIAMO COLAZIONE INSIEME di La Erika in cucina



EASY: a colazione, leggermente tostato, accompagnato da burro e confettura di albicocche.







CHIC:  mi piace moltissimo l’abitudine inglese di servire piccole delizie salate con il té. Utilizza questo pane per preparare dei mini sandwich farciti di crema di formaggio alle erbe fini e una fettina di cetriolo.   

venerdì 8 giugno 2012

Crostatine alla crema con fragole


Quest’anno sono riuscita a fare la crostata di fragole solo una volta. Peccato perché questo è uno dei miei dolci preferiti, anche se privo di cioccolata e adesso le fragole cominciano a scarseggiare. Me ne sono resa conto ieri: dal verduraio ci sono bellissime ciliegie, le prime albicocche e qualche cestino di lamponi, ma le fragole sono davvero poche, eppure – mi diceva lui - le ultime sono le più buone, dolci e saporite.
La crostata di fragole era uno dei pochi dolci che mi piaceva anche da bambina, non sono stata una bambina golosa – strano!- anche se adesso sto ampiamente recuperando. Mia mamma poi la fa davvero squisita, con una crema morbida e molto gradevole, le fragole disposte in bell’ordine e perfettamente lucida. Lei (e anche mia sorella) ha la capacità di rendere bello ogni suo piatto; io, invece, in quello sono un po’ scarsa e faccio fatica a trasformare un buon dolce in un BEL dolce, devo migliorare parecchio da questo punto di vista.
Quando per merenda o la domenica a fine pranzo compariva la crostata di fragole.. beh voleva dire che le vacanze si avvicinavano. E’ così che il sapore di questo dolce per me è indissolubilmente legato alla sensazione di libertà e di totale spensieratezza che solo la fine della scuola poteva regalare.
L’unica particolarità di questa mia ricetta è la crema, che faccio unendo alla classica crema pasticcera un po’ di formaggio Philadelphia zuccherato. Mi sembra che la renda più vellutata e con un gusto più delicato  comunque un po’ diverso dal solito.. tanto per cambiare un po’ e aggiungere una minima innovazione alla meravigliosa .. crostata di mamma!!



CROSTATINE ALLA CREMA CON FRAGOLE





Ingredienti per 8 crostatine monoporzione (diametro degli stampini 8 cm):

Per la pasta frolla:
200 gr di farina 0
80 gr di burro freddo
80 gr di zucchero semolato fine tipo Zefiro
2 tuorli d’uovo


Per la crema:
300 ml di latte intero
1 baccello di vaniglia
2 tuorli d'uovo
100 gr di zucchero semolato fine tipo Zefiro
40 gr di farina
100 gr di Philadelphia
40 gr di zucchero a velo

500 gr di fragole

Prepara per prima la pasta.
In una ciotola mescola con un cucchiaio di legno lo zucchero e il burro a pezzetti.
Aggiungi i tuorli uno per volta, unendo il secondo solo quando il primo è ben amalgamato.
Per ultima aggiungi la farina setacciata e impasta fino a quando tutti gli ingredienti sono ben amalgamati, ma senza scaldare troppo la pasta con le mani.
Togli l’impasto dalla ciotola, forma una palla, avvolgila nella pellicola e lascia riposare in frigorifero per due ore.
Mentre la pasta riposa prepara la crema.
Metti a scaldare il latte in una casseruola con la vaniglia e togli dal fuoco prima che inizi a bollire. Lascia intiepidire poi togli la vaniglia e filtra il latte con un colino.
Utilizzando una piccola frusta, sbatti i tuorli con lo zucchero.
Quando il composto è spumoso, unisci la farina setacciata. Amalgama con la frusta e aggiungi a filo il latte, facendo attenzione e non formare grumi.
Versa di nuovo tutto nella pentola e metti sul fuoco a fiamma dolce continuando a mescolare con la frusta, fino a quando la crema si sarà addensata (non deve essere troppo compatta).
Lascia che si raffreddi un attimo e amalgama a parte il Philadelphia con lo zucchero a velo setacciato. Quindi unisci il formaggio alla crema mescolando con una spatola di silicone.
Trascorso il tempo di riposo della pasta, accendi il forno a 180 gradi.
Stendi la pasta tra due fogli di carta da forno e rivesti 8 stampini monoporzione (i miei hanno diametro cm 8).
Bucherella il fondo di pasta con una forchetta e fai cuocere in forno i gusci di pasta per 20 minuti.
Quando i gusci sono raffreddati, completali con la crema, le fragole lavate e asciugate e una spolverata di zucchero a velo.

Con questa ricetta partecipo alla bella iniziativa L'albero goloso - Una dolce raccolta


 


EASY: golosa colazione del fine settimana, accompagnate da caffè (con un cucchiaio di panna se davvero vuoi esagerare) o tè nero forte.









CHIC:  preparale piccole come friandises utilizzando uno stampino da mini muffin. Servile insieme al caffè dopo cena su un’alzatina per dolci o su un vassoio di vetro.   

mercoledì 6 giugno 2012

Filetti di salmone con riso basmati e pomodori 'confit'


Quando si avvicina l’estate e fuori la temperatura comincia ad aumentare c’è chi si rifiuta di accendere il forno in cucina. Effettivamente l’idea di lavorare a breve distanza da uno scatolotto di metallo al cui interno si raggiungono i 250 gradi… non è poi così affascinante. Il problema è che anche in estate molti dei piatti più buoni e golosi richiedono la cottura in forno: torte salate, teglie di verdura, clafoutis, pizza e mille diversi tipi di pane da accompagnare a formaggi e salumi. Come si fa a rinunciare a queste cose .. buonissime??
Per quanto mi riguarda direi che è impossibile non utilizzare il forno. In questa stagione non lo accendo tutti i giorni, ma si, molto, molto spesso e lo utilizzo anche per piatti (come quello di questo post) che si presterebbero anche ad altre cotture. In questo caso infatti il salmone può essere cotto su una griglia e il riso può essere lessato in acqua bollente.. ho provato e trovo che non sia affatto la stessa cosa, preferisco decisamente la cottura in forno. Anche perché in mezz’ora, quaranta minuti al massimo è tutto pronto. I pomodori che accompagnano il salmone non sono davvero ‘confit’ (che richiederebbe una cottura lunghissima), ma semplicemente asciugati un po’ in forno. Non mi piace molto il pesce, anche se lo cucino, perché in famiglia c’è chi lo ama tantissimo (.. vero??); in ogni caso lo preferisco in estate e accompagnato da ‘gadget culinari’ (qui riso basmati e pomodorini confit, appunto) che mi permettono di mixare i sapori e dare al piatto un aspetto più invitante .. penso che con il pesce da solo proprio non ce la farei!  



FILETTI DI SALMONE CON RISO BASMATI E POMODORI CONFIT






Ingredienti per 4 persone:

4 filetti di salmone
250 gr di riso basmati
24 pomodorini (ne ho utilizzati 6 per ogni porzione)
origano, timo fresco, pepe, sale, chiodi di garofano
olio extra vergine di oliva

Scalda il forno a 200 gradi.
Lava i pomodori e mettili in una teglia foderata di carta da forno.
Condiscili con un filo di olio extra vergine (si salano a fine cottura) e metti in forno già caldo per 30 minuti. Devono ammorbidirsi e asciugarsi un po’, non devono prendere colore.
Metti il riso in una casseruola che possa andare in forno, condiscilo con due cucchiai di olio extra vergine e qualche chiodo di garofano.
Fallo tostare sul fuoco qualche minuto quindi aggiungi 400 gr di acqua bollente lievemente salata.
Copri la casseruola con un foglio di alluminio e trasferisci in forno per 18 minuti (a cottura ultimata il riso avrà assorbito completamente l’acqua).
Copri il fondo di un’altra teglia con carta da forno. Metti un filo di olio extra vergine e distribuiscilo con un pennello di silicone.
Adagia sulla teglia i filetti di salmone, condiscili con timo fresco, origano sale e pepe macinati al momento e inforna per 20 minuti (le tre teglie possono cuocere contemporaneamente).
Al termine della cottura componi ogni piatto con un filetto di salmone, una porzione di riso (io l’ho prima pressato in uno stampino da crème caramel) e 6 pomodorini conditi con sale macinato al momento.

Con questa ricetta partecipo al contest UN INSOLITO COMPLEANNO di Nella cucina di Ely



  


EASY: puoi tagliare a tocchetti il salmone già cotto e utilizzarlo insieme ai pomodorini per arricchire un’insalata di patate, fagiolini lessi e olive nere. Servi il riso a parte in una piccola ciotola.






  


CHIC:  aggiungi come primo piatto una crema di piselli, completa il menu con fragole e gelato alla vaniglia.. e la chic-cena è servita.  

venerdì 1 giugno 2012

Sformati di carote con cipolle caramellate


Ero tentata di iniziare questo post con “C’era una volta, c’era una volta una deliziosa trattoria persa nelle colline toscane..”. La trattoria, certo, c’è ancora, siamo noi che non riusciamo a ricordare dove.
L’anno scorso alla fine della primavera abbiamo fatto una gita fotografica nella campagna toscana: Val d’Orcia, le crete senesi, il Chianti. Mio papà, senese d.o.c. (beh, anche io, ma lui di più!), ci aveva dato l’elenco delle mete imperdibili e così per due giorni abbiamo girato in quei bellissimi posti, fermandoci dove più ci piaceva: sentieri segnati da alti cipressi, piccole chiese romaniche, viottoli avvolti intorno alle colline. Sabato in questo nostro girare disordinato, ci siamo imbattuti (chissà dove!!) in una semplice trattoria lungo la strada, una casa di pietra con una terrazza sul retro. All’interno era fresco, una credenza con i dolci sotto le campane di vetro e pochi tavoli apparecchiati con una semplice tovaglia bianca, fiori in una brocca di vetro e il cestino del pane, toscano, rigorosamente “sciocco”. Niente menu scritto, la signora in sala lo recitava a memoria. “Cambia ogni giorno – ci ha detto – inutile scriverlo”. L’alternativa per gli antipasti era tra i crostini toscani (quelli fatti con la milza che io detesto) e sformato di carote. Ho scelto questo e mi hanno portato un cupolotto arancione, accompagnato da marmellata di cipolle rosse e strisce di focaccia croccante condita con rosmarino e timo fresco. Semplicemente DELIZIOSO!
Appena rientrata a casa ho provato a rifarlo, cercando di ricordare sapore e consistenza. Ho fatto vari tentativi e questo è quello che si avvicina di più. Ho sostituito la marmellata di cipolle con cipolle caramellate nell’aceto balsamico e il prossimo passo sarà ... cercare di ricordare dov’era quella magica trattoria scomparsa nel niente.

SFORMATI DI CAROTE CON CIPOLLE CARAMELLATE




Ingredienti per 6 persone:


800 gr. di carote
2 uova
50 gr. di formaggio cremoso tipo Philadelphia
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
2 rametti di timo fresco
noce moscata
sale
burro e pangrattato per gli stampi

Per le cipolle caramellate
2 cipolle rosse di Tropea
4 cucchiai da tavola di aceto balsamico
2 cucchiai da tavola di olio extra vergine di oliva
1 cucchiaio da tavola di zucchero di canna  

Scalda il forno a 180 gradi.
Imburra e cospargi di pangrattato 6 stampi di alluminio monoporzione (tipo quelli da muffin).
Pulisci le carote raschiando via la buccia e tagliale a tocchetti.
Cuocile a vapore per 15 minuti, devono diventare tenere.
Quando sono pronte, mettile nella ciotola del mixer con le due uova, un pizzico di sale, le foglioline di timo, il formaggio cremoso e il parmigiano. Frulla fino ad ottenere un composto omogeneo. 
Aggiungi la noce moscata grattata (regolati per la quantità secondo i tuoi gusti) e aggiusta di sale.
Versa il composto negli stampi e cuoci in forno a bagnomaria per 20 minuti.
Prepara la salsa di cipolle.
Pulisci le cipolle e affettale sottilissime.
Mettile in una casseruola con l'olio, l'aceto e lo zucchero e falle cuocere a fiamma bassa fino a quando sono disfatte e caramellate. Se necessario aggiungi in cottura qualche cucchiaio di acqua tiepida.
Quando gli sformati sono cotti, lasciali intiepidire, sformali e guarnisci con le cipolle caramellate.

Con questa ricetta partecipo al contest di VerdeCardamomo LA RICETTA DEL BENESSERE



EASY: pic nic, utilizzali per un sandwich tutto vegetale. Spalma ogni sformato su una fetta di pane integrale leggermente tostato, aggiungi una cucchiaio di cipolle, copri con un’altra fetta di pane e lega tutto con un filo di erba cipollina.



CHIC: cena fredda estiva, servili come contorno con il vassoio dei formaggi, accompagnati da focaccine al rosmarino.