mercoledì 25 giugno 2014

Pizzette stracchino e rucola

Non capisco niente di calcio, ma davvero niente – ieri mio marito ha tentato di spiegarmi per l’ennesima volta cosa vuol dire ‘fuori gioco’ e anche lui è tutt’altro che calciofilo! Però mi dispiace che l’Italia sia uscita dal campionato mondiale perché le partite dei mondiali sono l’occasione per delle cene un po’ fuori dall’ordinario. Non si mangia a tavola ma comodamente seduti sui divani e si apparecchia un tavolino basso davanti alla TV. Tutte le pietanze sono sistemate sul tavolino e ciascuno prende quello che vuole nell’ordine che preferisce. E’ l’occasione per preparare qualcosa che non sia proprio ‘una cena’ ma una specie di lungo aperitivo soprattutto se, come ieri, la partita è nel tardo pomeriggio. Ieri io avevo preparato queste pizzette, altre classiche condite con pomodoro e mozzarella e ne avevo lasciate alcune completamente scondite da mangiare con salmone affumicato e verdure alla griglia. Una mia amica si era occupata dei dolci – aveva fatto delle piccole crostatine di frutta talmente belle che è stato un peccato mangiarle, con una morbida crema di ricotta e panna e i frutti rossi - ed un’altra ha portato macedonia di frutta e verdure al forno. Immancabile l’amico single arrivato con qualche bottiglia di birra – artigianale e ottima, piaciuta anche a me che non sono affatto un’intenditrice.
Io davanti alla tv amo la pizza, è una tradizione che mi porto dietro fin da quando ero piccola; non mi è mai piaciuta la televisione - tuttora la guardo pochissimo - ma se capitava che ci fosse qualcosa di carino allora ‘si festeggiava’ la novità con la pizza. Mia mamma preparava la classica margherita e quello che a Siena si chiama ‘ciaccino’ ovvero una specie di pizza bianca, non alta come la focaccia, sottile e buonissima. Io e mia sorella fin dal pomeriggio ‘pregustavamo’ la cena speciale che ci aspettava e lo spettacolo in TV diventava una specie di festa. E alla mia mamma dedico questa ricetta visto che oggi è il suo compleanno e lei tanto golosa non è – meglio la pizza che la torta vero? TANTI AUGURI TANTI AUGURI MAMMA!


PIZZETTE STRACCHINO E RUCOLA



Ingredienti (con questa dose ho ottenuto 12 pizzette del diametro di circa 10 cm)

Per l’impasto delle pizzette:

450 gr di farina 00
150 gr di semola di grano duro rimacinata
10 gr di lievito di birra fresco
360 gr di acqua
8 gr di sale fino

Per condire:

300 gr di stracchino
un mazzetto di rucola
sale di Camargue macinato al momento
olio extra vergine di oliva

Metti in una ciotola le due farine setacciate e sciogli il lievito in 250 gr di acqua (tolta dal peso totale).
Lascia riposare la miscela di acqua e lievito una decina di minuti, poi aggiungila alle farine, mescolando con una forchetta.
Inizia ad impastare (io l’ho fatto a mano ma la planetaria è perfetta) e aggiungi altra acqua fino ad ottenere un impasto morbido ma lavorabile (l’acqua potrebbe non servirti tutta).
Impasta a mano una decina di minuti (se usi la planetaria fino a quando la pasta inizia ad incordare e avvolgersi intorno al gancio), poi aggiungi il sale e impasta ancora per una decina di minuti, fino a quando l’impasto sarà liscio e compatto.
Mettilo in una ciotola pulita leggermente unta di olio, copri con pellicola e lascia lievitare fino al raddoppio (io ho impiegato circa tre ore).
Trascorso il tempo di lievitazione, rovescia la pasta su un piano infarinato e stendila con le mani fino ad ottenere un disco di pasta di un cm di spessore (più o meno!).
Ritaglia dei cerchi nella pasta utilizzando un tagliapasta rotondo della dimensione che preferisci e metti le pizzette così ottenute su una teglia coperta di carta da forno.
Copri con un canovaccio pulito e lascia lievitare ancora mezz’ora.
Nel frattempo accendi il forno a 250 gradi.
Lava la rucola e spezzetta le foglie più grandi eliminando i gambi più spessi.
Trascorsa la mezz’ora di lievitazione, schiaccia leggermente le pizzette con la punta delle dita, condisci con poco sale di Camargue macinato al momento e inforna per 10/12 minuti nella parte bassa del forno in modo che si cuociano bene sotto.
Estrai le pizzette dal forno, aggiungi su ognuna una po’ di stracchino – dipende dai gusti, io non le faccio molto ‘cariche’- e inforna ancora per qualche minuto (fino a quando lo stracchino inizia a fondersi) sistemando la teglia nella parte centrale del forno.
Estrai le pizzette del forno e finisci di condirle con qualche foglia di rucola lavata e asciugata, sale macinato al momento e un filo di olio extravergine di oliva – se piace, io non l’ho messo.


EASY: pizza party in settimana davanti alla TV, precedute in estate da una zuppa fredda tipo gazpacho. Per finire frutta fresca e uno zuccotto gelato.



CHIC: prepara delle pizzette più piccole di quelle che ho fatto io, poco più grandi di un biscotto e servile come aperitivo con vino bianco ben freddo prima di sedersi a tavola per cena. In questo caso riduci il tempo di cottura della pizzette (per il primo passaggio in forno saranno sufficienti 5 minuti). 


mercoledì 11 giugno 2014

Pomodori ripieni di riso

I ‘pomodori di riso’ – così li chiamavo da piccola e questo è rimasto il loro nome in famiglia – sono una delle ricette immancabili dell’estate. I pomodori si trovano tutto l’anno e il riso è sempre disponibile, ovviamente, eppure per me sono un piatto tipico dell’estate e li faccio solo in questa stagione. Forse perché mi piacciono a temperatura ambiente e non caldi, tanto meno appena usciti dal forno o forse perché – più probabile – mi ricordano le vacanze di quando eravamo piccoli. Finiva la scuola e avevamo davanti un bel po’ di tempo per riposare giocare e stare in libertà. Il giorno in cui partivamo per le vacanze, insieme alle valigie e qualche giocattolo c’era sempre in macchina il pranzo pronto, così appena arrivati a destinazione, si apparecchiava con le prime cose che erano a portata di mano e ci si metteva a tavola. Di solito queste pietanze ‘trasportabili’ erano polpette con piselli, zucchine o altre verdure ripiene di carne o – tra i miei preferiti – i pomodori di riso.
Si passava dalla città alla campagna, dai giochi in casa con le bambole o sedute al tavolino a disegnare ai giochi all’aria aperta, in giardino e in bicicletta, si pasticciava con la terra e con l’acqua, si costruivano ’capanne’ con vecchi plaid e bastoni di legno. Si rientrava dal giardino in casa solo per mangiare: pranzo merenda e cena. Basta. Era proprio cambiare vita. Si, ogni tanto nei pomeriggi di pioggia si rimaneva in casa, avevamo i compiti da fare, i libri da leggere, ma era tutto diverso, appena spioveva, di nuovo tutti fuori a giocare.

Se li preparo come antipasto o come primo leggero seguito da un secondo piatto ne calcolo uno a testa. Se invece li considero un piatto unico ne servo almeno due a persona.
A Roma – dove ho vissuto per un po’ di anni – li accompagnano sempre con patate al forno, che vengono cotte nella stessa teglia in cui si cuociono i pomodori. Vero piatto unico per le domeniche – pigre – di piena estate.


POMODORI RIPIENI DI RISO




Ingredienti (per 4 porzioni abbondanti  o 8 porzioni più piccole)


8 pomodori a grappolo di media grandezza
200 gr di riso – io uso la varietà parboiled
una ventina di olive taggiasche
Basilico fresco
4 cucchiai di olio extra vergine di oliva + quello per ungere la teglia
uno spicchio di aglio – se piace io di solito non lo metto
Sale



Accendi il forno a 180 gradi.
Lava i pomodori conservando se possibile il picciolo verde. Saranno più graziosi una volta cotti.
Taglia ad ogni pomodoro la calottina e mettila da parte.
Scava all’interno i pomodori in modo da eliminare la polpa che devi raccogliere in una ciotolina e metti da parte i ‘gusci’ così ottenuti.
Metti a bollire l’acqua per il riso.
Quando bolle sala e metti a cuocere il riso.
Scolalo quando è ancora un po’ al dente.
Nel frattempo frulla la polpa dei pomodori con il basilico e se lo usi la metà dello spicchio di aglio.
Condisci il sugo così ottenuto – che resta piuttosto liquido -  con quattro cucchiai di olio extra vergine di oliva e il sale.
Appena il riso è pronto scolalo e condiscilo con questa salsa e le olive taggiasche private del nocciolo.
Metti un pizzico di sale all’interno di ogni pomodoro, riempi con il riso – a me piace riempirli ben bene, ma dipende dai gusti – e copri ogni pomodoro con la propria calottina tenuta da parte.
Sistema i pomodori in una teglia leggermente unta di olio.
Con un pennello di silicone ungi leggermente anche la superficie esterna dei pomodori e le calottine.
Aggiungi nella teglia un po’ di acqua (deve appena coprire il fondo e un centimetro di altezza dei pomodori) e inforna a 180 gradi per 20 minuti.
Sono pronti quando la buccia dei pomodori comincia a diventare un po’ rugosa.    
Io li preferisco serviti freddi, a temperatura ambiente.




EASY: ben impacchettati in un contenitore ermetico puoi metterli nel cestino del pic nic.




CHIC: piatto unico per il pranzo della domenica in terrazza, preceduti da un antipasto leggero a base di pesce e seguiti da pesche caramellate al miele accompagnate da una pallina di gelato al pistacchio 


mercoledì 4 giugno 2014

Mousse di fragole

E’ passato quasi un mese dall’ultima volta che ho messo una ricetta su Cioccomela. Il mese di maggio è stato un susseguirsi di pasticci vari  e il tempo per scrivere proprio non c’è stato, tanto meno l’ispirazione giusta anche se ho cucinato tanto e fotografato qualcosa. Ma quando l’ispirazione non c’è, non c’è e anche le foto che ho fatto mi piacciono talmente poco che non ho ancora deciso se e quali pubblicare. Potrei sintetizzare il mese di maggio con questo episodio: io sono miope, molto miope e per lavorare porto gli occhiali e non le lenti a contatto.. bene sono riuscita a perdere gli occhiali. Penso non sia necessario aggiungere altro.
E mi dispiace moltissimo non aver pubblicato niente perché il 23 maggio è il compleanno di mia sorella e mi faceva piacere riuscire a dedicarle una ricetta, magari una bella torta di compleanno. Certo scegliere un dolce da dedicare a lei non è affatto semplice, tutto sommato non è una vera golosa, non mangia cioccolato perché è allergica, non le piacciono le classiche torte pan di spagna e crema e anche con quelle di frutta non va molto d’accordo. Quando eravamo piccole la sua torta di compleanno era in genere una bavarese e infatti mia mamma le ha preparato una bavarese due settimane fa – ma alla bavarese dedicherò, spero, un altro post. Avevo pensato di preparare qualcosa a base di gelato, una specie di zuccotto, ma i suoi gusti preferiti, la prendono in giro tutti, sono .. limone e panna. Come si fa? Allora la scelta è caduta su questa mousse di fragole da accompagnare con qualche biscottino di pasta frolla o da trasformare in mini gelati lasciandola riposare mezza giornata nel congelatore.
Io inserisco nella mousse una quantità minima di agar agar per renderla un po’ più .. sostenuta e aggiungo qualche cucchiaio di formaggio cremoso per ‘tagliare’ il gusto della panna.
Anche se in ritardo questi auguri sono tutti per te: Buon Compleanno!!


MOUSSE DI FRAGOLE    




Ingredienti (per 4 porzioni abbondanti  o 6 porzioni più piccole)


300 gr. di fragole
200 gr. di panna fresca
60 gr. di formaggio morbido tipo Philadelphia
120 gr. di zucchero semolato
100 gr di acqua
25 gr. di zucchero a velo
3 gr. di agar agar

Per servire:
biscottini di frolla allo zenzero (ricetta qui)

Lava le fragole, elimina il picciolo verde e tagliale in pezzi.
Mettile in una zuppiera a macerare con 20 gr di zucchero semolato (tolti dai 120 gr totali) per 15- 20 minuti.
Nel frattempo prepara uno sciroppo: in una pentolina versa l’acqua e i restanti 100 gr di zucchero semolato.
Porta ad ebollizione a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto per sciogliere lo zucchero.
Appena lo sciroppo inizia a bollire, fuori dal fuoco aggiungi l’agar agar, mescola per farlo sciogliere e rimetti sul fuoco.
Fai bollire per 3-4 minuti. Spengi e lascia raffreddare, mescolando ogni tanto per evitare che l’agar agar formi una pellicola sottile in superficie.
Frulla le fragole in modo da ottenere una purea.
Ammorbidisci il Philadelphia con un cucchiaio di legno per renderlo ben cremoso, aggiungilo alle fragole frullate e dai un rapido giro di frullatore a questo composto.
Aggiungi lo sciroppo di zucchero al mix fragole e Philadelphia e mescola fino a quando è tutto ben amalgamato.
Da ultimo monta la panna ben fredda con lo zucchero a velo. Non deve essere troppo soda.
Aggiungila al composto di fragole con una spatola di silicone e mescola piano per non smontarla.
Devi ottenere un composto di colore rosa uniforme.
Metti la mousse a raffreddare in frigorifero per almeno 6 ore.
A me piace servita a temperatura ambiente (la tiro fuori dl frigo una mezz’ora prima) e con qualche biscottino di pasta frolla.


EASY: festa per la fine della scuola: riempi con la mousse delle formine da ghiacciolo o dei bicchierini di carta per il caffè, senza dimenticare lo stecchino! Tieni nel congelatore per 4-5 ore e servi i gelatini ai bambini per merenda.





CHIC: dessert dopo cena: servita in bicchieri di vetro con biscotti di frolla o qualche fragole fresca lasciata intera.