martedì 23 luglio 2013

Cheese cake cioccolato e fior di sale

Ah le chocolat au fleur de sel .. è il cioccolato più buono del mondo deve assolutamente assaggiarlo Mademoiselle!!”. Era una delle prime volte che andavamo in Camargue  e ci eravamo fermati per cena in un minuscolo ristorante sperduto nella campagna. La signora che insieme al marito gestiva il locale voleva convincermi ad assaggiare come dessert una specie di molleux al cioccolato e fior di sale. Nel corso di quella vacanza avevamo scoperto e assaggiato il fior di sale ovunque  - sul pesce appena scottato sulla piastra, su deliziosi crostini di pane con del semplice burro, per insaporire pomodori appena colti – e devo ammettere che eravamo già vittime del fascino di questo magico ingrediente. Però in abbinamento con il cioccolato non me lo sarei mai aspettato. Non ero molto convinta, ma la signora insisteva così tanto che ho accettato, anche perché, se si tratta di cioccolato.. sperimento sempre tutto volentieri. E aveva davvero ragione! L’abbinamento tra cioccolato e fior di sale è uno dei più .. squisiti che abbia assaggiato, in seguito ho scoperto i famosi biscottini di Pierre Hermé, la cioccolata al fior di sale e altri dolcetti che mixano abilmente cioccolato e fiocchi di fior di sale.
Sul fior di sale si potrebbe scrivere un intero libro, immagino. Anche in questo all’inizio della vacanza ero un po’ scettica, mi sembrava impossibile che il sale, un ingrediente che fino a quel momento avevo dato per scontato, potesse avere un gusto e un sapore particolari. Ebbene è così, anche se non sono mai riuscita a stabilire quanto – per quello che mi riguarda -   il gusto straordinario del fior di sale sia legato al fascino del luogo. In quella breve vacanza avevamo visitato la salina di Aigues Mortes che è davvero un posto magico. I turisti vengono caricati a bordo di un trenino che percorre le paludi, ma dimentichi subito di essere pigiato in un ‘barattolino’ di lamiera e ti lasci trasportare dalla bellezza di quello che vedi, l’acqua azzurra, le piramidi di cristalli di sale che cambiano continuamente colore sotto i raggi del sole, dal bianco candido al lilla, uno spettacolo che non si può dimenticare. E qua e là qualche fenicottero rosa. Chiunque da quelle parti è disposto a raccontare qualcosa sul fior di sale, su come viene raccolto ancora a mano dai saunièrs in un periodo molto limitato dell’anno (in estate se non ricordo male), quando i primi cristalli di sale affiorano sull’acqua. Dopo qualche ora trascorsa così ero disposta a giurare che il fior di sale era la cosa più buona che avessi mai assaggiato! Naturalmente ho acquistato la mia confezione di Fleur de Sal e a casa ho iniziato gli esperimenti. A parte utilizzarlo come condimento specialissimo di insalate e pesce, ho provato ad impiegarlo in abbinamento con il cioccolato (ottimi anche dei mini plum cake con il cacao e i cristalli di sale). Dopo vari esperimenti ho ottenuto la ricetta che propongo oggi, una versione ‘ciocco-salata’ del cheese cake che rimane uno dei miei dolci estivi preferiti. Questa è un po’ meno ‘fresca’ della versione base che avevo postato qui, ma a me piace moltissimo anche in piena estate.  
Per la dose del fior di sale.. regolatevi a vostro piacere, con un cucchiaino raso (come previsto nelle dosi sotto) il gusto del sale si sente, ma si percepisce appena.


CHEESE CAKE CIOCCOLATO E FIOR DI SALE




Ingredienti per 5 cheese cake  (io ho usato 5 stampini per muffin in alluminio usa e getta):


Per la base:
50 gr di biscotti secchi (io ho utilizzato gli Oro Saiwa)
30 gr di burro

Per la crema:
200 gr di formaggio cremoso (io utilizzo il Philadelhpia)
75 gr di yogurt bianco intero
15 gr di zucchero a velo
1 uovo
70 gr di zucchero semolato fine tipo Zefiro
65 gr di cioccolato fondente (io ho utilizzato un cioccolato al 65%)
3 cucchiai di latte intero
1 cucchiaino raso di fior di sale di Camargue (circa 5 gr)


Scalda il forno a 160 gradi.
Fai fondere il burro per la base a bagnomaria.
Frulla i biscotti nel mixer fino a ridurli in briciole sottilissime e amalgamali con il burro fuso.
Ricopri con il composto di biscotti il fondo di 5 stampini da muffin in modo da creare in ogni stampino una base.
Metti in frigorifero a solidificare.
Fai sciogliere a bagnomaria il cioccolato con i tre cucchiai di latte.
Togli dal fuoco e  lascia raffreddare, girando di tanto in tanto.
Amalgama lo yogurt con lo zucchero a velo.
Con una spatola amalgama il formaggio con lo zucchero semolato, in modo da ottenere una crema senza grumi.
Quando lo zucchero è ben incorporato, aggiungi l’uovo leggermente battuto e lo yogurt zuccherato.
Mescola ancora in modo da ottenere un composto omogeneo.
Inserisci anche il fior di sale.
A questo punto versa nel composto di formaggio il cioccolato fuso, senza mescolare troppo, ma inserendolo con l’aiuto di una forchetta in modo da ottenere un effetto striato.

Versa il composto di formaggio negli stampini da muffin sulla base di biscotti e metti in forno già caldo per 25  minuti.
Trascorso il tempo di cottura, spengi il forno, socchiudi lo sportello e lascia raffreddare i mini cheese cakes all’interno.
Quando sono freddi, trasferiscili una notte in frigorifero. Sono migliori mangiati dopo alcune ore di frigorifero, meglio, appunto, dopo un’intera notte.

Con questa ricetta partecipo al contest I love cheesecake di Una fetta di paradiso



EASY: nel cestino del pic nic come merenda pomeridiana (adoro i pic nic che durano un’intera giornata).



CHIC: pigra colazione in vacanza: un mini cheese cake, magari da dividere in due se non si vuole esagerare, accompagnato da macedonia di frutta fresca, caffè e latte freddo.

giovedì 18 luglio 2013

Insalata fredda di farro # 1

Qualche giorno fa ho incontrato una mia amica per un pomeriggio di chiacchiere e tè e il discorso è caduto sulle vacanze. Ci conosciamo da moltissimi anni, ma non abbiamo mai fatto una sola vacanza insieme perché .. io vado sempre in montagna o comunque in posti freddi, lei va sempre al mare. Mi aveva portato delle foto fatte l’anno scorso e devo dire che la voglia di mare, spiaggia e lunghe nuotate mi è venuta davvero, anche se oggi a Torino sembra pieno autunno, piove, il cielo è grigio e fa anche un certo freddo e solo al pensiero di costume, pareo e sandali leggeri mi vengono i brividi.
Ci siamo scambiate un po’ di racconti ‘vacanzieri’ e poiché siamo entrambe appassionate di cibo e di cucina, il discorso si è subito spostato dalle vacanze in generale a ‘cosa si mangia in vacanza’. Le nostre vacanze non potrebbero essere più diverse, credo che lei abbia messo piede su tutte le spiagge del pianeta o quasi, io ho percorso centinaia di sentieri di montagna, ma su un punto la pensiamo proprio allo stesso modo: anche in vacanza è molto piacevole dedicare una particolare attenzione a cosa e dove si mangia. Lei e il marito sono ‘specializzati’ nella ricerca di posti insoliti e carini e anche a pranzo .. non si fanno mancare niente! Aveva le foto di piccoli agriturismi scovati tra le spiagge della Sardegna, tavole apparecchiate all’interno di terrazze ombreggiate, grigliate di pesce fatte in barca o sulla spiaggia. Quando siamo in montagna il nostro pranzo, invece, è quasi sempre un pic nic. Non siamo dei veri ‘trekker’ di quelli che partono all’alba e all’ora di pranzo sono sempre in vista di un rifugio nel quale mangiare. Spesso partiamo con comodo, dopo un’abbondante colazione e ci fermiamo a metà sentiero per il pic nic. Non amo particolarmente mangiare panini per pranzo e quindi mi servono .. dei ‘menu pic nic’ alternativi. Preferisco pensare, mentre sto faticosamente percorrendo un sentiero in salita che appena mi fermo avrò a disposizione qualcosa di buono e di particolare da mangiare, non il solito panino. Trovo ottime le torte salate, muffin salati e focaccine da accompagnare ai formaggi, mini quiches e insalate di pasta fredda o di cereali come quella che propongo oggi. Si trasportano molto facilmente in contenitori individuali che ciascuno può portare nel proprio zaino e arrivati a destinazione la soddisfazione è, almeno per me, maggiore di quella di avere a disposizione un panino.

Credo che ognuno di noi abbia decine di ricette per fare pasta e riso freddi in estate, basta variare anche di poco la scelta degli ingredienti, aggiungere qualche erba aromatica per ottenere sapori sempre diversi. Questa è una delle tante versioni che faccio, non ha un ‘titolo’ preciso e per questo l’ho chiamata semplicemente ‘numero 1’.. perché è la prima che pubblico su Cioccomela.

 


INSALATA FREDDA DI FARRO # 1




Ingredienti per 4 persone:


320 gr di farro tenuto a bagno in acqua fredda tre ore
2 pomodori cuore di bue
20 olive nere di Grecia
2 wurstel tirolesi (quelli affumicati)
1 piccolo peperone rosso
150 gr di formaggio primosale
1 cucchiaio di aceto di mele
Olio extravergine di oliva
Sale
Basilico fresco


Cuoci il farro in acqua bollente salata per 12 minuti (ma i tempi di cottura possono variare dal tipo di farro, confronta con quanto indicato sulla confezione). Io lo tengo 3 ore in acqua fredda prima di farlo cuocere, anche quando sulla confezione c’è scritto che non è previsto l’ammollo.
Quando è pronto scolalo, mettilo in un largo vassoio nel quale possa raffreddarsi e condiscilo con qualche cucchiaio di olio extra vergine di oliva (secondo il tuo gusto).
Mentre il farro si raffredda prepara il condimento.
Lava il peperone, elimina il torsolo, i semi e i filamenti bianchi e taglialo in 4 parti.
Metti a bollire dell’acqua in una casseruola e quando raggiunge il bollore aggiungi un cucchiaino di sale, l’aceto di mele e le falde di peperone. Falle scottare per 5 minuti.
Scola il peperone e lascialo raffreddare.
Lava e asciuga i pomodori, tagliali a cubetti e condiscili con un pizzico di sale.
Taglia i wurstel a rondelle.
Elimina il nocciolo dalle olive e tagliale in 2 o 4 parti se sono molto grandi.
Appena il peperone si è raffreddato, taglia le falde in cubetti.
Metti in una insalatiera capiente pomodori, peperoni, olive e wurstel, aggiungi le foglie di basilico lavate e asciugate e spezzettate con le mani.
Unisci il farro ormai raffreddato al condimento.
Aggiungi il primo sale tagliato a dadini, aggiusta di sale e termina (se ti piace) con ancora un filo di olio extra vergine di oliva.

 Con questa ricetta partecipo al contest Cereali&CO in insalata di KUCINADIKIARA




EASY: pic nic: suddividilo in 4 contenitori individuali; se non devi fare troppa strada e hai a disposizione un cestino da pic nic, sono molto carini i barattoli di vetro da chiudere ermeticamente e legare con un filo di rafia. Aggiungi un contenitore con della frutta (ciliegie o albicocche già tagliate in pezzi e condite con limone e poco zucchero a velo) e una tavoletta di cioccolata alla menta.




CHIC: primo piatto per una cena estiva (è quasi un piatto unico), seguito da pesce alla griglia e un’insalata leggera.

lunedì 15 luglio 2013

Torta Magica

Raramente mi capita di acquistare qualcosa – vestiti, scarpe, borse – solo perché ‘va di moda’. Non sono una fashion victim, non lo ero a vent’anni, figuriamoci adesso. Ho la mia lista di ‘negozi che hanno cose carine e che mi stanno bene’ e finisco per acquistare più o meno sempre le stesse cose negli stessi posti. Anche perché, per una serie di motivi che non mi metto a spiegare, la combinazione ‘mi piace e mi sta bene’ è cosa piuttosto difficile da realizzare. Vedo cose in vetrina che mi piacciono tantissimo, le provo e .. beh lasciamo perdere o viceversa ci sono delle cose che mi stanno bene ma sono talmente insignificanti che perfino io rinuncio all’acquisto. Se invece parliamo di cucina e cibo.. allora il discorso cambia. Non sono nemmeno in questo caso una irriducibile seguace della moda per la moda, nessuno mi convincerà mai a mangiare il Kebab, anche se – a quanto mi dicono – va per la maggiore anche tra bambini piuttosto piccoli, né ad assaggiare gli esiti della ‘cucina del sifone’, ammesso che vada ancora di moda, o tanto meno i piatti cucinati nella lavastoviglie (ho letto che fanno anche questo). Ma per altre cose mi trasformo in una food fashion victim, se si può dire così, ovvero: sentendo ripetutamente parlare di qualcosa non resisto alla tentazione di provarla anche io, anche se non rientra del tutto nei miei gusti ma solo perché..se ne parla. Non amo particolarmente carne e pesce eppure il sushi che non solo è pesce, ma addirittura crudo, mi attira tantissimo, forse perché se fatto a regola d’arte è così bello e perfetto, bocconcini dall’apparenza deliziosa. Non vado matta per i dolcetti troppo zuccherosi ma non ho resistito alla tentazione dei Macarons di Ladurée che vengono confezionati in scatoline talmente belle che è quasi un peccato aprirle e disfare la magia del pacchetto. E se in qualche viaggio mi capita di incontrare un locale di Starbucks cedo immediatamente e un bicchierone di caffelatte e un muffin gigante al doppio cioccolato non me lo toglie nessuno, anche se, ammetto, non c’è molto di genuino. Ma anche lì è il fascino del posto, la possibilità di stare seduti su comodi divani e poltrone a sorseggiare caffè, leggere un libro o scrivere – nel mio caso – una pagina del quaderno dei viaggi. E così è stato anche per questa ‘torta magica’. L’ho vista per la prima volta qui e poi rifatta e ripetuta in tanti blog, perfino un pasticcere vicino a casa ha in vetrina i suoi bei quadrotti di ‘torta magica’. E allora ho dovuto provare anche io, anche se la lista degli ingredienti non è per me particolarmente invitante. Volevo vedere se era davvero ‘magica’, se cioè da un solo tipo di impasto si riusciva ad ottenere una torta che in cottura assume tre consistenze diverse: crema solida alla base, al centro uno strato di crema compatta ma soffice e per chiudere un strato spugnoso, quasi un sottile pan di spagna. Ebbene è vero, è riuscita anche a me al primo tentativo. Ho seguito scrupolosamente le loro istruzioni e ‘la magia’ si è verificata. Il gusto è un po’ quello che mi aspettavo, ovvero a me questa torta di sapore non piace tantissimo, ma è davvero divertente da fare. A mio parere migliora se prima di mangiarla si fa riposare un’intera giornata nel frigorifero e se accompagnata da un coulis di frutti rossi o una pallina di gelato di cioccolato fondente, qualcosa insomma di leggermente acido o molto amaro che ne contrasti un po’ il sapore per me un po’ troppo burroso e dolce.   

  

TORTA MAGICA



Ingredienti per uno stampo quadrato di 20 cm di lato:


113 gr. di burro più quello per lo stampo
480 ml di latte intero
4 uova a temperatura ambiente
150 gr di zucchero semolato (io ho utilizzato lo Zefiro superfine)
15 ml di acqua (un cucchiaio da minestra)
115 gr di farina 00
1 cucchiaino da caffè di estratto di vaniglia

Per servire:
zucchero a velo

Accendi il forno a 160 gradi.
Imburra uno stampo quadrate (cm 20 di lato) nel quale cucocerai la torta.
Fondi il burro a bagnomaria e mettilo da parte in modo che possa raffreddare completamente.
Scalda il latte in una casseruola, deve essere leggermente tiepido e mettilo da parte.
Separa i tuorli dagli albumi e monta i quattro tuorli con lo zucchero semolato fino ad ottenere un composto chiaro e spumoso.
Aggiungi ai tuorli il burro lasciato raffreddare, il cucchiaio di acqua e monta per altri due minuti o fino a quando il burro sarà completamente incorporato.
Aggiungi al composto la farina setacciata e mescola per amalgamarla completamente.
Aggiungi il latte un po’ alla volta, continuando a mescolare piano in modo da non smontare il composto e quando il latte è completamente incorporato, inserisci l’estratto di vaniglia.
Monta gli albumi a neve, non deve essere troppo ferma (non come per le meringhe).
Inserisci gli albumi montati nel composto in tre volte successive, mescolando piano per non smontarli e aggiungendo la successiva solo quando la parte aggiunta sarà completamente incorporata.
Versa il composto ottenuto nella tortiera che hai imburrato e mettilo in forno già caldo per 45 minuti / un’ora fino a quando la superficie della torta è dorata (io ho impiegato 50 minuti, ma dipende dal forno).
Lascia raffreddare il dolce nello stampo, poi sformalo e, a mio parere, conservalo un’intera giornata in frigorifero prima di servirlo spolverato con una dose abbondante di zucchero a velo.


EASY: tè pomeridiano d’estate: servi la torta tagliata a strisce rettangolari o con un taglia biscotti (invece dei classici quadrotti) accompagnata da una salsa di mirtilli e da un tè verde aromatizzato ai frutti rossi.



CHIC: dessert per una cena in piedi: taglia la torta in quadrotti piuttosto piccoli (circa 3 centimetri di lato) e componi degli spiedini dolci alternando su uno stecchino di legno 2 quadrotti di torta e 2 fragole. Spolvera con zucchero a velo e sistema nei vassoi. E’ un dessert che si mangia facilmente anche in piedi. 

giovedì 4 luglio 2013

Minestra di fagioli borlotti e patate

Non so chi ha detto (l’ho letto da qualche parte e non ricordo neanche dove) che ‘la vita è un viaggio, non una destinazione’. Lì per lì questa frase non l’avevo nemmeno capita, poi poiché mi piaceva.. l’ho interpretata a modo mio. Io penso che voglia dire che è inutile affrettarsi per correre continuamente dietro a qualcosa, meglio cercare di apprezzare quello che si fa giorno per giorno, senza vivere sempre di corsa. Perché così si perde il gusto delle piccole cose che sono quelle che – a mio parere – rendono davvero piacevole la vita. Purtroppo a me  - come a molti, penso – capita in certi periodi di vivere sempre di corsa, passano le giornate e le intere settimane e mi sembra di non essere riuscita a fare niente di quello che volevo, ho corso e basta, dietro a cosa.. non lo so. Ogni tanto, per fortuna, me ne rendo conto, mi rendo conto che è arrivato il momento di fare una pausa e di prendere la vita con più calma. E allora comincio a rallentare il ritmo, a concedermi un’ora di libertà seduta in salotto con una rivista a prendere un tè, dedico un intero dopocena al mio quaderno dei ritagli o qualche ora di un pomeriggio infrasettimanale a preparare una ricetta un po’ più lunga del solito, non più complicata, semplicemente più lunga. Magari una minestra come questa che richiede di sgranare i fagioli, lasciarli cuocere lentamente e preparare il trito di sedano carota e cipolla, tagliuzzando le verdure con calma e a pezzetti tutti uguali e, perché no, aggiungendo alla fine un po’ di maltagliati fatti in casa con un uovo e una manciata di farina.
Qui a Torino, almeno fino ad ora, non è stato affatto caldo, anzi l’estate quest’anno si fa davvero desiderare e una minestra tiepida la sera non è affatto sgradevole. Se da voi il clima è un po’ più clemente e più estivo, è buona anche mangiata a temperatura ambiente con un filo di olio extra vergine di oliva a crudo sopra - io preferisco non metterlo, ma sono sicura che mio papà, per esempio, senza un po’ di condimento .. aggiuntivo, non la vuole nemmeno vedere!


MINESTRA DI FAGIOLI BORLOTTI E PATATE




Ingredienti per 4 persone:


500 gr di fagioli borlotti (peso dei fagioli già sgranati)
1 grossa patata (circa 300 gr)
1 carota
1 costa di sedano
1 piccola cipolla di Tropea
1 cucchiaino da caffè di concentrato di pomodoro
1 pizzico di peperoncino
Olio extra vergine di oliva
Sale

Per servire:
Parmigiano reggiano
Olio extra vergine di oliva

Sgrana i fagioli e mettili a cuocere in una pentola coperti di acqua fredda (non salata).
Quando arrivano ad ebollizione, lasciali cuocere un’ora a fuoco medio.
Intanto trita finemente sedano carota e cipolla, sbuccia la patata, lavala ma non tagliarla a pezzi.
Quando i fagioli sono cotti scolali conservando il brodo.
In un’altra pentola, nella quale poi cuocerai la minestra, fai insaporire a fiamma bassa in olio extra vergine di oliva il trito di sedano, carota e cipolla.
Quando le verdure si sono ammorbidite, aggiungi un pizzico di sale, un pizzico di peperoncino se lo usi e il concentrato di pomodoro sciolto in qualche cucchiaio di acqua calda.
Aggiungi al trito di verdure i fagioli, la patata intera e tutto il liquido di cottura dei fagioli. Se non fosse sufficiente a coprire la minestra, aggiungi qualche mestolo di acqua tiepida. Sala leggermente, aggiusterai di sale a fine cottura.
Lascia cuocere a fiamma bassa per 30 minuti.
Trascorso questo tempo, preleva dal brodo la patata, schiacciala in un piatto con una forchetta.
Preleva dal brodo una metà dei fagioli e passali con il passaverdure in modo da ottenere una crema.
Rimetti nella pentola con il brodo e il resto dei fagioli la patata e i fagioli passati, aggiusta di sale e lascia cuocere ancora una decina di minuti.
Servi alla temperatura che preferisci con parmigiano grattugiato e – se ti piace – un filo di olio extra vergine di oliva.


EASY: per una cena light, senza pasta, seguita da un filetto di pesce alla piastra e insalata fresca.



CHIC: diventa un piatto unico servita con dei maltagliati fatti in casa e un trito di rosmarino fresco. Puoi concludere con pesche caramellate al miele e una pallina di gelato alla vaniglia.