domenica 31 marzo 2013

Buona Pasqua

Alcuni coniglietti sono veramente deliziosi,no?
Auguri di cuore di Buona Pasqua

mercoledì 27 marzo 2013

La non ricetta - suggerimento goloso # 2: Bruschetta al pomodoro

Avrei voluto mettere qualche ricetta un po’ più elaborata da preparare per il pranzo di Pasqua, ma fino ad oggi non sono riuscita a trovare il tempo per cucinare e fotografare niente di adatto. E’ un periodo un po’.. così.
Ho deciso allora di postare la seconda ricetta della rubrica ‘non ricette’, una semplicissima bruschetta al pomodoro, che è uno dei miei antipasti preferiti.
Ho abitato un po’ di anni a Roma, dove ogni pizzeria propone tra gli antipasti la bruschetta ed è molto piacevole, mentre si aspetta la pizza, sgranocchiare queste fettine di pane croccantissime e molto ben condite. La bruschetta al pomodoro c’è proprio sempre, nei menu più articolati si trovano anche quella alle olive, ai carciofi e formaggio.. ma per me la bruschetta è questa, semplicissima: pane leggermente abbrustolito, pomodoro, basilico e se piace (io non lo metto) pochissimo aglio. Mi piace moltissimo forse perché mi ricorda la merenda che facevo da bambina in estate: una fetta di pane toscano rigorosamente ‘sciocco’ (ovvero senza sale), pomodoro strusciato sopra (non a pezzi come nella bruschetta, proprio strofinato sulla fetta di pane che diventava bella rossa), olio e sale. Il pane non era abbrustolito, ma tagliato lì per lì e ovviamente non si chiamava ‘bruschetta’ ma ‘pane olio e pomodoro’. Era la merenda dell’estate in campagna: si correva in casa, si faceva fatica ad aspettare che la mamma ci preparasse la merenda perchè avevamo fretta di tornare a giocare e ci precipitavamo di nuovo fuori a correre.

P.S. Le foto le ho fatte io, mio marito al momento .. si è dimesso dal blog.
  


BRUSCHETTA AL POMODORO



Ingredienti per 4 persone (dosi MOLTO indicative):


4 fette di pane toscano non salato
2 pomodori costoluti maturi
1 spicchio di aglio (se piace)
basilico fresco
sale marino macinato al momento
olio extra vergine di oliva  

La bruschetta è più buona se il condimento viene preparato in anticipo e tenuto un’ora in frigorifero ad insaporire.
Lava i pomodori e affettali a dadini, mettili in un recipiente e condisci con olio extra vergine di oliva e basilico spezzettato (non aggiungere sale adesso, altrimenti i pomodori rilasciano l’acqua).
Lascia riposare in frigorifero un’ora.
Prima di servire, fai abbrustolire le fette di pane sotto il grill del forno o in un tostapane.
Se lo usi, strofinale con uno spicchio di aglio sbucciato, in modo da profumarle, aggiungi su ogni fetta di pane il condimento di pomodoro e termina con sale marinato macinato al momento e ancora qualche foglia di basilico.

Con questa ricetta partecipo al contest Quick & Easy di Love cooking
  


 
EASY:  per cena, al posto del primo piatto.




 
CHIC: per ‘ingentilire’ un po’ questo antipasto rustico, invece delle fette di pane toscano prepara dei crostini con delle fette di baguette e servi come aperitivo con vino rosso frizzante.

lunedì 18 marzo 2013

Trecce di pasta brioche all'olio

Quando abitavamo a Milano, capitava ogni tanto che mio marito dovesse lavorare anche il sabato. In questi casi, avevo due diverse possibilità di trascorrere la giornata: 1. un giro alla Pinacoteca di Brera, museo che adoro e  che ho visto decine di volte.. non mi stanco mai. 2. Fare colazione con una delle mie amiche, anche lei moglie di un ‘lavoratore del sabato’.
Nei sabati in cui anche la mia amica era da sola, spesso ci incontravamo per fare colazione insieme. A casa mia nella brutta stagione, perché avevo una cucina un po’ più grande della sua: c’era lo spazio per un tavolino quadrato sul quale ci potevamo sistemare comodamente. Nella bella stagione, invece, ci incontravamo quasi sempre da lei, perché la sua casa ha una deliziosa terrazza - arredata con tanti vasi di fiori e un tavolino di ferro battuto - che si affaccia su un giardino interno. Era (quasi) come fare colazione in campagna. Il divertimento consisteva non solo in una mattinata di chiacchiere con la mia amica, ma anche nella possibilità di utilizzare piattini e tazze decorati con fiori e frutti colorati, ciotoline per i cereali a forma di cuore e altri oggetti ‘leziosi’ che utilizzo poco perché mio marito dice che sono troppo ‘femminili’ e lui si rifiuta di mangiare con un’apparecchiatura .. ‘da donna’ (!!!).
Di solito chi invitava preparava caffè con latte, tè, yogurt, cereali e frutta. L’altra portava un piccolo dolce: la mia amica è specializzata nella preparazione di budini di riso squisiti (e le chiedevo di portare sempre quelli!), io a volte preparavo muffin integrali ai frutti rossi (perché sembravano più light di un vero dolce) o spesso queste piccole trecce di una specie di pasta brioche che è fatta con l’olio invece che con il burro (sono una delle mie ‘opzioni colazione’ preferita, che di solito riservo alla colazione della domenica o a uno speciale giorno di festa). Ovviamente poi saltavamo il pranzo - anche perché io avevo già fatto colazione con mio marito prima che andasse in ufficio ed era il mio secondo pasto della giornata. Se poi c’erano anche delle riviste di moda e di cucina da sfogliare e ‘commentare’ insieme.. davvero si arrivava all’ora di pranzo senza neanche accorgersene!
Per fare la pasta ho utilizzato la planetaria, naturalemnte si puo’ fare anche impastando a mano una decina di minuti.

P.S. Foto ancora mie. UFFA.


TRECCE DI PASTA BRIOCHE ALL’OLIO




Ingredienti per 8 trecce:


480 gr di farina ‘00’
120 gr di zucchero semolato più un cucchiaino da caffè (per sciogliere il lievito)
15 gr di lievito di birra fresco
7 gr di sale
50 ml di acqua tiepida
160 gr di latte
1 uovo intero
1 tuorlo
50 ml di olio extra vergine di oliva leggero (ho utilizzato un olio ligure bio)


Per decorare:
qualche cucchiaio di latte
granella di zucchero
cannella
gocce di cioccolato

In una caraffa sciogli il lievito di birra con l’acqua appena tiepida e il cucchiaino di zucchero.
Copri con la pellicola e lascia riposare 15 minuti.
Intanto nella ciotola della planetaria (se la usi, altrimenti in una ciotola qualsiasi) mescola la farina con il sale e il resto dello zucchero.
Scalda il latte, deve essere solo tiepido..
Metti il latte tiepido in una brocca, aggiungi l’olio, l’uovo e il tuorlo e mescola fino ad amalgamare bene gli ingredienti.
Aggiungi questo composto agli ingredienti secchi (farina e zucchero) e inizia ad impastare nella planetaria con il gancio a K. Appena il liquido è assorbito aggiungi anche l’acqua con il lievito e continua ad impastare (se impasti a mano almeno dieci minuti), fino ad ottenere una pasta liscia ed elastica (rimane piuttosto morbida).
Quando l’impasto è pronto, trasferiscilo in una ciotola pulita, copri con la pellicola e metti a lievitare fino a quando sarà triplicato di volume (circa 6 ore).
Trascorso il tempo di lievitazione, impastala velocemente su un piano di lavoro infarinato e suddividi in 8 pezzetti di circa 80 gr l’uno (con questa dose si ottengono circa 650 /700 gr di pasta).
Suddividi ognuno degli 8 pezzi in tre strisce che modellerai con le mani e intrecciale per dare  forma alle brioscine.
Nel formare le trecce puoi guarnirle come preferisci: con le gocce di cioccolato oppure con cannella e granella di zucchero (prepara sul piano di lavoro una manciata di granella di zucchero e cannella e una di gocce di cioccolato e rotolaci le strisce di pasta prima di formare le trecce).
Metti le trecce in una teglia foderata di carta da forno, copri con un canovaccio pulito e fai lievitare a temperatura ambiente ancora un’ora e mezzo.
Scalda il forno a 190 gradi.
Prima di infornare le trecce spennellale con qualche cucchiaio di latte.
Cuoci in forno già caldo per 18 / 20 minuti.
Sono più buone mangiate tiepide. Se non le consumi tutte nella stessa giornata, meglio congelarle e riscaldarle un attimo in forno prima di mangiarle.

 Con questa ricetta partecipo al Contest di Coccole di Dolcezza 'Che merenda mi dai?'





EASY: a scuola nella cartella per merenda.



 
CHIC: colazione della domenica con caffè, latte e una piccola macedonia di frutta. Oppure al sabato mattina con un’amica e una quantità di riviste da sfogliare.


martedì 12 marzo 2013

Spiedini fiorentini di pollo e vitello


 Penso che il vero nome di questi spiedini sia ‘spiedini fiorentini’. Nella mia famiglia sono sempre stati chiamati ‘gli spiedini di Zia Mimma’. Quando abitavamo a Firenze ogni tanto eravamo invitati a pranzo o a cena dalla Zia Mimma, una zia di mia mamma. Io e mia sorella eravamo molto piccole (scuole elementari) e quello che ricordo io di questa signora è che era gentilissima, che nonostante l’età avanzata continuava a viaggiare ovunque e le piaceva raccontare dei suoi giri intorno al mondo e aveva sempre al collo una collana di perle. Nella sala da pranzo mi affascinava un mobile a vetrina pieno di tazzine deliziose (immagino che le chiamasse ‘chicchere’, ma questo proprio non lo ricordo), che riuscivano ad incantarmi perchè fin da piccola ho avuto una passione per tazze, piattini e aggeggi da cucina. Il menu dei nostri pranzi e cene era più o meno sempre lo stesso, come molte ‘vecchie zie’ aveva un repertorio collaudato, poche ricette ma realizzate alla perfezione. Come antipasto ci serviva spesso dei crostini al formaggio e olive nere (che magari posterò una delle prossime volte come ‘non ricetta’ perché sono davvero una ‘non ricetta’ ma sono molto gustosi!) e per secondo erano quasi d’obbligo questi spiedini. A noi piacevano tanto e mia mamma li ha inseriti stabilmente tra le sue ricette con il nome appunto di ‘spiedini di Zia Mimma’. Ed è con questo nome che sono passati dal quaderno di ricette di mia mamma al mio.
Non amo molto la carne ma questi li mangio volentieri perché le fettine di vitello così avvolte nella pancetta restano tenere e con un sapore gradevole. Sono molto semplici da preparare, si possono ‘assemblare’ in anticipo, lasciare in frigorifero qualche ora e mettere in forno quaranta minuti prima di andare in tavola. Mi piacciono i piatti con queste caratteristiche, adatti ad un invito ma che non costringono la cuoca (!!!) a stare in cucina fino all’ultimo momento. 
Volendo si possono inserire due varianti: alternare a vitello e pollo dei pezzetti di salsiccia toscana e aggiungere oltre ai peperoni delle cipolline borettane sbollentate un attimo in acqua bollente.


SPIEDINI FIORENTINI DI POLLO E VITELLO




Ingredienti per 4 persone (le dosi sono indicative, dipende .. dall’appetito dei commensali):


300 gr di petto di pollo tagliato a fettine sottili 
300 gr di fettine di vitello
200 gr di pancetta affumicata tagliata a fette sottili
2 peperoni (uno giallo e uno rosso)
Salvia
Olio extravergine di oliva
Sale e pepe nero (se lo utilizzi)
Vino bianco (se necessario)

Accendi il forno a 200 gradi.
Prepara gli involtini di pollo e di vitello: sala leggermente le fettine di carne e di pollo e avvolgi attorno ad ogni fettina una fetta di pancetta in modo da ottenere un involtino.
Pulisci e lava i peperoni e tagliali in quadrati di circa 2 cm di lato.
Lava le foglie di salvia.
Componi gli spiedini (io uso gli spiedini lunghi di legno), alternando su ogni stecchino: un involtino di carne, una foglia di salvia, un pezzo di peperone, un’altra foglia di salvia, un involtino di pollo, ancora salvia e peperone.
Continua fino ad esaurire tutti gli ingredienti.
Sistema gli spiedini in una teglia che possa andare in forno, aggiusta di sale e condisci con olio extra vergine di oliva e, se lo usi, una macinata di pepe nero.
Cuoci in forno già caldo per 35/40 minuti, girando gli spiedini almeno una volta a metà cottura. Se durante la cottura gli spiedini si asciugano troppo, bagna con qualche cucchiaio di vino bianco.

  

EASY: pranzo della domenica : come secondo piatto, accompagnato da un contorno di patate al vapore condite con un trito di prezzemolo ed erba cipollina.


 
CHIC: invece di utilizzare gli spiedini di legno lunghi, utilizza dei piccoli spiedini di bambù (quelli che si usano per gli aperitivi) per fare dei mini spiedini composti da un pezzetto di carne (pollo o vitello) e uno di peperone. Servili sistemati su un vassoio come pietanza per una cena in piedi o .. ad un cocktail party !!!!